12 ore dopo, alle 22, Chris ha cenato con gli stessi alimenti che aveva mangiato a colazione. Anche in questo caso, per diverse ore, gli è stato prelevato il sangue ogni mezz’ora prima di andare a letto.
Johnston ha ragione: il nostro corpo non gradisce che si mangi molto di notte. Gli spuntini di mezzanotte hanno un effetto peggiore sul nostro corpo rispetto al cibo consumato all’inizio della giornata. Vale quindi la pena di attenersi all’adagio: fare colazione come un re, pranzare come un principe, cenare come un povero. Se volete mangiare qualcosa di grasso e fritto, mangiatelo al mattino.
Torniamo all’esperimento principale: cosa è successo ai soggetti che hanno partecipato all’esperimento per 10 settimane?
È emerso che i volontari del gruppo rosso, che facevano colazione più tardi e cenavano prima, hanno perso in media più grasso. Le analisi del sangue hanno mostrato una riduzione significativa dei livelli di zucchero e colesterolo rispetto ai risultati del gruppo “blu” che mangiava come al solito.
È possibile che non si riesca ad aumentare gli intervalli di tempo tra i pasti. Questo non è sempre compatibile con gli orari di lavoro e personali. Ma quello che si può sicuramente fare è evitare di mangiare cheeseburger la sera.
